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"Il drago di carta" porta in scena una delle figure più inquietanti della vita economica del nostro paese: Michele Sindona. La scena ha luogo a New York nell'aprile del 1979 e precede di soli tre mesi l'omicidio di Giorgio Ambrosoli avvenuto a Milano l'11 luglio (Sindona verrà riconosciuto come mandante e condannato all'ergastolo). In un edificio semiabbandonato l'incontro ebbe in realtà luogo in un Hotel di New York - Sindona incontra quello che ritiene essere il suo nemico di sempre, ma che pensa possa salvare il suo impero: Enrico Cuccia. Cuccia diventa invece - assieme ad Ambrosoli il nemico da abbattere. Il dramma ripercorre i momenti salienti di quell'incontro. Alla prevaricatoria personalità di Sindona che alterna istrionicamente momenti di accondiscendenza ad esplicite minacce sia nei confronti di Ambrosoli che dello stesso Cuccia, si contrappone la paziente e tenace resistenza dell'uomo di Mediobanca. Egli non può apertamente negare il suo aiuto, i suoi figli sono stati infatti minacciati di morte dai complici di Sindona, ma allo stesso tempo non può avvallare un'operazione dai contorni economici e politici così ambigui.